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Essere donna, ieri come oggi, è un'avventura, un cammino in quella parte del vivere più autentica e ferina, che cela angoli ancora inesplorati o incomprensibili alla razionalità dell'universo maschile. La sensibilità è senza dubbio il veicolo principe di questo viaggio, tracciato dal piacere di osservare e ascoltare le vicende degli altri, per tentare poi di interpretarle e narrarle, filtrandole come per ottenervi una pozione magica, tramandata di generazione in generazione dalle sapienti mani di donne antiche per carpire l'essenza stessa della vita e del tempo. Questa è la Strega che prende vita grazie alle parole di Maria Vittoria Nardini e ai disegni di Grazia Marzano. È una donna sinistra, affascinante nella sua ambiguità, spesso non riconosciuta tale da una società che cura più la forma dell'essenza, ma circondata per fortuna dalle 'altre' a cui invece appare per quello che è. Ecco dunque che un'alchimia di fiabe, racconti e illustrazioni ci narra di amore, amicizia, solidarietà, giustizia e molto altro ancora. L'animo femminile, nella sua poliedrica e sconfinata predisposizione all'apertura e al dialogo, è il fulcro di questa piccola galassia di storie che ci insegnano, attraverso l'abbraccio di uno stile fluido e senza tempo, a far tesoro persino del silenzio e del dolore.